Dagli attentati ai No Green Pass: quand’è nato l’odio per i giornalisti?

Quand'è nato l'odio per i giornalisti?

Nel 2019 a Perugia incontrai Federico Ruffo, giornalista di Report che subì un tentato attentato a seguito di una sua inchiesta per Report sulla Juventus. Nel 2021 a Roma ho conosciuto Valerio Lo Muzio, giornalista con il triste primato di esser stato uno dei primi operatori della stampa a esser aggredito dai No Vax. Mettere a confronto queste due interviste può aiutarci a capire quand’è nato l’odio per i giornalisti?

 

Valerio Lo Muzio è un giornalista-videomaker con un triste primato: è uno dei primi lavoratori della stampa a esser stato aggredito dai no-Vax. Da quando è scoppiata la pandemia le aggressioni nei confronti dei giornalisti sembrano essere aumentate. Secondo una ricerca del 2021 del Consiglio d’Europa dal titolo “Wanted! Real action for media freedom in Europe”, l’Italia è uno dei paesi in cima alla classifica di attacchi e intimidazioni ai giornalisti durante il primo anno del Covid. Ma quand’è nato l’odio per i giornalisti?

Per rispondere a questa domanda metteremo a confronto due mie interviste. Nell’aprile 2019 al Festival Internazionale di Giornalismo a Perugia incontrai Federico Ruffo, giornalista di Report di cui molti ricordano l’inchiesta sulla Juventus dal titolo “Una signora alleanza”, per la quale Ruffo ricevette insulti online e un tentato attentato sulla propria porta di casa. Nell’agosto 2021 invece a Roma intervistai Lo Muzio, incontrato durante una manifestazione organizzata dall’associazione giornalistica GVPress in risposta a un’aggressione da parte di un No Green Pass ai danni di un altro giornalista, Francesco Giovannetti. Scopriamo se a distanza di 2 anni le mie interviste hanno dei punti in comune, e cosa ne pensano alcuni dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle.

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